VIII Congresso Nazionale SITD - Norme giuridiche, Norme sociali e uso di sostanze

Congresso a Roma (Lazio) per Assistente sanitario, Biologo, Educatore professionale, Farmacista, Infermiere, Medico chirurgo, Psicologo: VIII Congresso Nazionale SITD - Norme giuridiche, Norme sociali e uso di sostanze

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Descrizione del congresso
Il Congresso vuole offrire ai congressisti un aggiornamento riguardo le normative (attività lavorativa sottoposte a vigilanza e uso di sostanze, Art. 75, aspetti problematici ed esperienze innovative di applicazione, il Decreto Balduzzi per l’inserimento nei LEA del Gambling, il nuovo Decreto sulla Farmacovigilanza, La Legge 94 per la prescrizione dei farmaci off-label, ecc) e le principali ricadute nel campo della disciplina. Verrà analizzato l’impatto delle normative in medicina e in particolare nel campo dell’Addiction. Convinti che qualsiasi forma di aggregazione sociale, per avere svolgimento ordinato e poter progredire, necessita di un complesso di regole che disciplini le relazioni tra i suoi componenti e di Istituti idonei a farle osservare (ubi societas, ibi ius). Questa funzione è assolta innanzitutto dallo Stato, ossia dalla principale forma di associazione che su un dato territorio si dà una serie di regole (Norme Giuridiche) per organizzare la vita della collettività. L’insieme di tali regole costituisce il diritto o ordinamento giuridico. Nel nostro caso specifico sia l’uso di sostanze psicotrope che le dipendenze patologiche in senso lato si caratterizzano come fenomeni sociali che, in quanto tali, sono profondamente condizionati dalle regole presenti all’interno delle dinamiche di convivenza in gruppi specifici di persone o nel contesto più ampio della realtà sociale. Inoltre, così come tali regole determinano delle aspettative individuali e delle deleghe, non sempre sufficientemente definite, alle diverse istituzioni tra cui i servizi di prevenzione e cura, allo stesso modo le pratiche cliniche e preventive adottate dalla rete di questi servizi non possono non influenzare le percezioni e le rappresentazioni sociali da cui la dimensione normativa in parte si sviluppa. Esistono quindi, delle complesse dinamiche di interrelazione e reciproco influenzamento tra leggi vigenti, norme sociali implicite, rappresentazioni collettive e individuali di salute e malattia, mandati istituzionali di prevenzione e cura, organizzazione dei servizi, pratiche cliniche o preventive. Ovviamente, deve essere chiaro che chi è preposto a fare delle scelte deve essere soprattutto competente, dimostrare particolare attenzione e dimostrare una discreta disponibilità. Purtroppo, dobbiamo registrare che il nostro paese ha un approccio particolare nel settore. Per esempio la Medical University of Columbia qualche anno fa, ha condotto una ricerca scientifica diretta da Michael ed Annie Mithoefere, una coppia di psichiatri del South Carolina, per verificare l’ipotesi se l’ecstasy possa avere validi effetti terapeutici in casi di disturbo da stress o se possa curare gravi forme di ansia connesse a traumi psicologici. Il fatto è che appunto in Italia, ma, bisogna dire, anche in gran parte dell’Europa risulta difficile discutere di queste cose considerando gli aspetti concreti del problema, le ipotesi in campo che possono o non possono conseguire talune iniziative valutandoli sul terreno del rapporto fra costi e benefici Le contrapposizioni divengono subito di principio, venendo condizionate più che da legittime differenze nei punti di vista e nelle impostazioni argomentative, da pregiudizi di ogni genere, ideologici, culturali, religiosi; e per questo, sia l’analisi del fenomeno, sia la ricerca di più avanzate ed efficaci soluzioni del problema, difficilmente riescono a fare sensibili passi avanti. Il convegno si prefigge quindi, attraverso il contributo di medici, psicologi, epidemiologi, sociologi e altri professionisti e studiosi, di evidenziare tale complessità e le contraddizioni che si possono creare tra una prospettiva ‘scientifica’, su cui si basano le procedure cliniche, gli interventi di prevenzione e prossimità, i disegni di valutazione e ricerca, e una prospettiva ‘sociale’ fatta di leggi, norme, rappresentazioni e aspettative. Pertanto, scopo delle convegno è anche discutere attraverso il contributo di medici, psicologi, epidemiologi, sociologi, infermieri, educatori, altri professionisti e studiosi, per tentare di evidenziare tale complessità e le eventuali contraddizioni che si possono creare tra una prospettiva ‘scientifica’, su cui si basano le procedure cliniche, gli interventi di prevenzione e prossimità, i disegni di valutazione e ricerca, e una prospettiva ‘sociale’ fatta di leggi, norme, rappresentazioni e aspettative. Per tali ragioni il sistema di regole che circonda l’uso di sostanze psicoattive (come altri comportamenti di forte rilievo etico) svolge anche un importante ruolo. Le regole sono espressione del potere e riflettono i valori morali del potere politico. I criteri che sovrintendono ai meccanismi di diffusione e consumo delle droghe, in epoca moderna, sembrano, pur con alcune significative differenze, essere riconducibili per diversi aspetti a quelli che guidano classicamente l’affermarsi della propensione fruitiva di altri prodotti e beni di consumo. Inoltre, molta attenzione verrà data ai fattori neurobiologici, neuropsicologici, agli aspetti psicopatologici e ai processi riabilitativi. Ampio spazio sarà dedicato alla valutazione degli esiti dei trattamenti, alla valutazione degli interventi nella prevenzione partendo da esperienze dirette sul territorio e si discuterà sulle norme e rappresentazioni sociali e della influenza sulla prevenzione e cura nelle dipendenze. Consapevoli che gli interventi vengono spesso fatti nel corso di un lungo periodo di tempo e soprattutto offerti da diversi attori, ognuno delle quali rivendica il successo dei trattamenti stessi in caso di sospensione dell’uso di sostanze non tenendo conto di un pregresso percorso (compresi gli insuccessi) che risultano determinanti per ottenere un successo terapeutico. Spesso si dimentica anche che esiste una quantità enorme di fattori interferenti non dipendenti dai trattamenti che sono forse molto più in grado di far mutare i comportamenti e gli stili di vita. Nella valutazione dell’outcome nell’Addiction quindi, non può essere applicata la stessa impostazione che utilizziamo normalmente. Perciò riveste particolare importanza l’approfondimento di questo punto centrale che farà riflettere su ciò che è rappresentato dalla declinazione concettuale e dall’analisi operativa degli outcome, ossia degli esiti, degli interventi progettati e realizzati sia che abbiano finalità di prevenzione e di cura sia quando siano orientati alla riduzione dei rischi sul piano sociale o sanitario. In linea con il dibattito mondiale sul ∆9-THC e le nuove tabelle del Ministero (Decreto Legge 20.03.2014 n° 36 , G.U. 20.05.2014 ): da una parte si afferma che la nuova legge sottovaluta i gravi danni provocati dalla cannabis, in particolare della sua versione geneticamente modificata, che presenta un principio attivo fino a 25 volte superiore rispetto a quella naturale” e chi afferma che il problema non esiste. C’è un dibattito tra medici, tossicologi, gli psichiatri, istituzioni, operatori di Comunità, ecc. Non a caso al nostro Convegno, parteciperanno esperti provenienti dall’estero per capire anche la situazione nel resto d’Europa. Per conoscere come viene gestito il dibattito nei paesi a noi vicini? Dove è presente e dove no la distinzione tra le varie droghe. Quali comportamenti vengono puniti e quali no? Sappiamo che “I paesi con le normative più severe dell’Unione Europea sono Francia e Svezia”, “dove non vi è un distinguo tra le varie droghe, proprio come avveniva nella legge Fini-Giovanardi”. In Francia tuttavia vi è un margine che prevede delle linee guida da fornire ai singoli giudici sulle sostanze, i loro quantitativi, ma che riguardano anche le circostanze in cui vivono le persone coinvolte (per esempio, sono previste considerazioni sulle condizioni economiche e familiari). Un caso da sempre vissuto come simbolo della liberalizzazione è quello dell’Olanda, coi suoi coffee shop, dove però forse non tutti sanno che le pene in caso di produzione, vendita e possesso fino a 30 grammi di cannabis prevedono l’arresto per un mese o una sanzione. La legge in vigore, caratterizzata da una distinzione molto rigorosa tra le varie droghe, cerca però di adottare una politica di tolleranza dei confronti della cannabis, e pone sul più basso gradino di priorità giuridica le indagini derivanti dal loro uso personale e sulle vendite nei coffee shop, mentre le pene sono ben più severe per l’importazione e l’esportazione. Altro argomento trattato, sarà il consumo di alcool che rappresenta un problema socio-sanitario frequente nei paesi occidentali con un dispendio di oneri cospicuo, sia per le comunità locali che per le Aziende Sanitarie Pubbliche. Sono elevatissimi i costi relativi all’assistenza sanitaria, ai ricoveri, ai farmaci, agli incidenti stradali o sul lavoro. Sono immensamente più elevati e non quantizzabili i “costi” per le famiglie in termini di sofferenze, violenze, disagi di ogni genere. Pertanto, particolarmente interessante sarà trattare delle recenti acquisizioni sull’alcolismo, soprattutto rispetto ai farmaci “vecchi” e “nuovi” per fronteggiare tale patologia. In conclusione il razionale del convegno è quello di migliorare, in un percorso specifico, la conoscenza delle basi di ricerca operativa della materia attraverso una pratica clinica di cura in costante evoluzione, misurare gli esiti di prevenzione, delle ricadute delle normative, tutto ciò con lo scopo di poter operare in modo efficace nell’ambito della cura dell’Addiction.
Argomenti del congresso:Dipendenze, Norme giuridiche, Norme Sociali, Sostanze d'abuso
Informazioni
Data:19/11/2014 - 21/11/2014
Comune:Roma
Azienda/Ente formativo:Agenzia PUBLIEDIT
Luogo di svolgimento:Hotel Central Park Roma
Indirizzo:Via Giuseppe Moscati, 7 – 00168 Roma
Crediti assegnati:10
Durata del corso (in ore):15
Quota di partecipazione:125 €
Responsabile scientifico:Luigi Stella
Qualifica:Resp. UO Alcologia ASL Napoli 3 Sud
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